TOUR VIRTUALE AREZZO IN UN GIORNO
INIZIO PASSEGGIATA
Quando si entra nella città di Arezzo, la sensazione è sempre
quella di fare un salto indietro nel tempo. I suoi monumenti, i
parchi, i resti archeologici, le chiese e le piazze custodiscono i segreti di
generazioni e generazioni di toscani che hanno contribuito a costruire e
proteggere questa sorprendente città. Di seguito ti proponiamo un itinerario da
percorrere a piedi, che ti condurrà alla scoperta dei principali luoghi da
vedere in città; alla fine dell'articolo, troverai una mappa per poter
visualizzare l'itinerario ed i siti proposti, oltre ad alcuni parcheggi che ti
consigliamo, così come la stazione dei treni e dell'autobus.
Visitare a piedi la città è facile....quando è in
discesa!
Il punto che preferisco per entrare in città è quello dal
parcheggio Pietri, situato nella parte alta (dai un'occhiata alla mappa).
Quando si attraversa il piccolo corridoio che collega questo
comodo parcheggio con il centro, sembra di essere catapultati in un luogo
magico e surreale. La prima cosa che appare davanti agli occhi è il Duomo ed
una piccola ma briosa piazza con le torri medievali ed una
statua in marmo bianco che sembra controllare tutti i movimenti di Piazza della
Libertà.
Si dice che il Duomo sia stato costruito sulle rovine di una
delle prime chiese cristiane di Arezzo ma, qualsiasi sia ritenuta essere la sua
origine, grazie alla sua posizione dominante, si riesce a vedere per chilometri
dalla campagna circostante, con la guglia della torre come segno
distintivo ed inconfondibile.
L'edificio che noi tutti vediamo oggi, situato in cima ad
una scalinata in pietra, fu costruito all'inizio del 1300 ma, a causa di una
situazione economica in continuo cambiamento, non fu terminato fino alla metà
del 1500; nel corso dei secoli, poi, sono state apportate varie altre
modifiche, come il campanile e la guglia del 20° secolo.
Se guardi il lato della chiesa che si estende dalla piazza
verso il parco (il giardino che circonda la Fortezza Medicea),
noterai un'entrata laterale alquanto insolita...dovuta al fatto che, dopo
diverse battaglie, la città era caduta in una grave situazione economica, a
causa della quale la chiesa non riuscì ad essere terminata, motivo per cui fu
costruita quest'entrata temporanea.
Se, inoltre, guardi più da vicino la parete alla sinistra
della porta, puoi ancora riuscire a rintracciare i segni di
una vaga cicatrice, ad indicare il punto in cui la costruzione -
lasciata inizialmente in sospeso - fu ripresa durante il XVI° secolo.
All'interno della chiesa è preservata la storia della città, tra cui diversi
monumenti che rendono omaggio al particolare attaccamento della popolazione
alla Vergine Maria, così come numerose opere d'arte di artisti famosi come
Piero della Francesca e Guillaume de Marcillat.
La Fortezza Medicea
Proseguendo lungo la parete esterna della chiesa, ti
imbatterai in una delle molte aree verdi di Arezzo, dominata da un'imponente
statua dedicata ad uno dei personaggi più rappresentativi della città: il Petrarca.
Il parco, in stile francese, offre una suggestiva vista panoramica sulla valle
del Casentino, i vigneti circostanti, gli oliveti e il sinuoso paesaggio
residenziale che si estende ai piedi del centro storico.
Visita la Fortezza Medicea
Dove: Viale Bruno Buozzi, Arezzo
La Fortezza Medicea, protetta da uno scudo di alberi fino
all'estremità, è stata costruita a forma di stella a cinque punte per volere
di Cosimo I dè Medici sulle sedi pre-esistenti del potere di
Arezzo, per dar maggior vigore al dominio fiorentino sulla città.
Le pietre per costruire la fortezza furono estratte
dall'anfiteatro romano ai piedi della città e, sebbene sia stata ristrutturata
e smantellata diverse volte nell'arco dei secoli, rappresenta ancora un
importante esempio di architettura medievale del 1500.
Sotto al parco si trova la casa del Petrarca, comunemente
ritenuto essere il "Padre dell'Umanesimo". Per entrare, vi è
un esiguo biglietto da pagare; in questa piccola alcova, si trova anche un
pozzo del 15° secolo, conosciuto come il pozzo di Tofano,
menzionato nel famoso Decamerone.
Sopra la casa, sulla sinistra, si trova un piccolo parco
all'interno del quale sono situate le rovine del Palazzo del Capitano
del Popolo del 1278; da questa posizione dominante si può godere di
una vista mozzafiato su Palazzo Pretorio, con la sua facciata
ricoperta dei variopinti stemmi delle famiglie che qui hanno dominato e
governato.
Piazza Grande
Scendendo questa strada (Corso Italia) sulla sinistra
troverai la Loggia progettata dal Vasari dalle splendide
arcate e antiche porte, che un tempo davano accesso ai negozi ed alle boutique
lungo la piazza. Oggi, quest'area ospita diversi bar e ristoranti che, durante
l'estate e la primavera, sfoggiano tavoli e sedie all'aperto nella loggia,
mentre d'inverno si trasformano in angolini intimi ed accoglienti da dove
godere di una vista privilegiata su Piazza Grande.
Questa piazza, dalla particolare pendenza con un dislivello
di almeno 10 metri, fu progettata per incanalare l'acqua piovana. Costruita
sulle rovine di quello che da molti era ritenuto essere l'antico foro romano,
ospita oggi il famoso mercato d'antiquariato mensile e la rinomata Giostra
del Saracino, che si svolge - invece - due volte l'anno.
Dal centro della piazza si può ammirare non solo la loggia
vasariana, il profilo di alcune delle case torri medievali della città e
il Palazzo della Fraternita dei Laici, ma anche il design creativo
del retro della Pieve ed una fontana pubblica risalente al XVI° secolo. Questa
è solo una delle tante piazze della città che anche gli abitanti scelgono per
rilassarsi, prendere un caffè o incontrarsi con gli amici per un aperitivo o
uno spuntino. L'assenza di macchine fa ulteriormente sì che ci si senta calati
in un'atmosfera di altri tempi e si riesca ad immaginare la bellezza di un
passato che sembra intramontabile.
La Pieve di Arezzo
Seguendo la strada lungo la Pieve, ci si sposta nuovamente
verso Corso Italia e l'entrata principale della chiesa, con la sua facciata
alquanto singolare adornata da numerose colonne: sia la facciata anteriore che
posteriore, infatti, sono caratterizzate da un connubio di colonne in uno
dei più bei esempi conosciuti di architettura romanica (di tutta la
Toscana, aggiungerebbero alcuni).
L'interno della pieve è alquanto austero a paragone del
Duomo, ma è anche vero che fu pensata per un pubblico cattolico diverso, motivo
per cui doveva avere lo scopo di severo monito per le persone a cui si parlava durante
le funzioni religiose.
Anfiteatro Romano
Venendo via dalla pieve e scendendo lungo la via principale,
noterai che lo scenario della città comincia piano piano a mutare, presentando
sempre più negozi e forse un'attività sempre più brulicante. Una volta arrivati
in via Francesco Crispi, girando a sinistra e scendendo appena un pò sulla
destra, troverai un parco verde che ospita ciò che rimane dell'antico
Anfiteatro Romano: un tempo, questa struttura era atta a contenere
approssimativamente 13.000 persone, mentre oggi - dopo una lenta e
progressiva demolizione - rimane solo lo scheletro di ciò che era un tempo.
Una visita al Museo Archeologico retrostante ti farà capire
meglio come fu costruito e ti fornirà un'introspettiva sugli altri capitoli
della storia che si cela dietro l'anfiteatro, un'occasione da non
perdere, anche perchè il museo è molto ben organizzato ed ospita molti
contributi privati, oltre che un'impressionante collezione di ceramiche ed
oggetti di vetro etruschi e romani. E' ubicato a pochi passi dalla base della
città e dalla stazione dei treni.
Visitare tutta la città di Arezzo
Arezzo può facilmente essere visitata in un solo giorno: è
divisa in due parti, quella superiore che ospita alcuni dei
più distinti ed eleganti palazzi storici, piazze e monumenti principali della
città, e quella inferiore caratterizzata - invece - da diversi
negozi e boutique moderni ed alla moda, un contesto più vivo ed attivo, insomma,
più internazionale e giovanile.
Se decidi di prendere l'autobus o il treno per
arrivare, giungerai ai piedi della collina, dove appunto sono situate le
stazioni dei mezzi pubblici (autobus e treno). Quest'opzione non è affatto
male, dato che il servizio ferroviario regionale offre continue e costanti
corse da Firenze, così come quello dell'autobus da Siena, senza
menzionare i treni locali che arrivano ad Arezzo dal Casentino e Cortona;
la città, infatti, non solo è facilmente accessibile dalle località limitrofe
anche per chi viaggia senza auto, ma è anche perfettamente visitabile a piedi.
Partenza dai piedi della città
Anche se arrivare in città con i mezzi pubblici significa
percorrere un pezzetto di strada in salita, se fatta a piccole tappe è
semplice e non impegnativa.
Parti percorrendo la strada principale che si affaccia su
Piazza Guido Monaco (talvolta conosciuta anche come Guido d'Arezzo, nome che
deriva dal personaggio storico a cui è stata attribuita l'invenzione della
musica scritta)... Anche se molti battibeccano sul suo
effettivo luogo di origine (Arezzo o la piccola località di Talla nella valle
del Casentino), ciò che è certo è che rivoluzionò la musica creando il
pentagramma come noi oggi lo conosciamo. Questa piazza è molto aperta
e luminosa e costituisce un punto di attrazione per molte persone durante il
giorno.
Sulla destra troverai anche un grazioso bar per un caffè, ma
se preferisci un bel gelato, ti consiglio la gelateria subito dopo la piazza
sulla tua sinistra.
Piazza San Francesco
Continua a camminare su per la lieve salita ed arriverai
a Piazza San Francesco, che ti si aprirà sulla destra. Questa
piazza, ubicata vicino al teatro principale, ospita due icone del paesaggio
urbanistico di Arezzo: la prima, importante per le sue opere d'arte e per il
ruolo che ha svolto nella storia cittadina è la Pieve di San Francesco,
e la seconda, invece, è rinomata perchè sembra esistere e trovarsi lì da
sempre: il Caffè dei Costanti.
Entrambi questi luoghi storici meritano di essere visitati,
sebbene le ragioni siano diverse. La chiesa ospita al suo interno una delle
opere d'arte più famose di Piero della Francesca, la Leggenda
della Croce. Anche se l'interno della chiesa fu danneggiato quando le
truppe di Napoleone invasero la città, gli affreschi recentemente restaurati
sopra l'altare saranno sufficienti a catturare la tua
attenzione lasciandoti quasi senza fiato con i loro colori, la loro prospettiva
ed il genio artistico di Piero. Per entrare vi è un biglietto di ingresso da
pagare, ma ne vale davvero la pena.
Il Caffè, invece, aprì nel lontano 1809 ed
ha visto Arezzo, nel corso della sua lunga storia, passare da innumerevoli
vicissitudini ed in un modo o in un altro è stato troppo a lungo separato dalla
città e dal suo sviluppo nel non essere riconosciuto ufficialmente un monumento
storico.
San Domenico
Una volta esplorata la piazza in tutta la sua bellezza,
prendi via Cavour sulla tua sinistra - con le spalle alla
chiesa - e poi prosegui verso via San Lorenzo, sempre sulla
sinistra, che ti condurrà direttamente al Museo di Arte Moderna e
Medievale, dove sono esposte diverse opere di grandi artisti che non hanno
lavorato soltanto ad Arezzo, ma anche nel famoso triangolo "Firenze -
Siena - Perugia". Questo triangolo rappresenta l'area ricoperta dagli
artisti del periodo che viaggiavano in cerca di lavoro e commissioni,
attraversando quelle che erano le principali città medievali e condividendo le
loro esperienze ed i propri punto di vista in merito ai colori ed all'uso della
prospettiva.
Il museo non è molto grande, il che lo rende interessante
anche per i più giovani, che lasceranno lavorare la loro immaginazione
grazie ai dipinti imponenti e dai colori attraenti custoditi all'interno...e se
queste opere non bastassero, ci sono sempre le impressionanti collezioni di
oggetti medievali, dalle ceramiche ai coltelli e molto altro ancora.
Una breve deviazione alla fine di via XX Settembre ti
condurrà a Casa Vasari, una delle figure storiche più importanti
legate alla città di Arezzo. Sebbene sia conosciuto forse più per i suoi
scritti in merito ad alcuni degli artisti del passato - alcuni dei quali sono
comunemente noti solo grazie a lui - Vasari fu anche un grande e talentuoso
artista ed architetto, e la sua casa è una prova tangibile dei suoi indiscussi
talenti. Altre sue opere sono custodite presso il museo menzionato poco fa,
nella Loggia vicino a Piazza Grande e un pò in tutta la Toscana, in particolare
a Firenze.
Procedendo lungo la strada arriverai a San Domenico
e ad una piazza abbastanza nascosta, dove ancora sono visibili i resti di
un antico pozzo comunemente usato dalla città. Gli interni della chiesa di San
Domenico sono semplici e lineari ed ospitano un bellissimo crocifisso
in legno restaurato del Cimabue, così come un'incisione, sempre in legno,
particolarmente affascinante della Vergine Maria con Bambino.
Coloro che hanno comiciato l'itinerario alla stazione dei
treni, possono proseguire verso via Madonna Laura per l'ultimo sforzo verso la
parte alta della città, dove si trova il Duomo sulla sinistra e la Piazza sulla
destra: leggi l'inizio dell'articolo e segui l'intinerario verso il basso.
Coloro che hanno cominciato dalla parte alta parcheggiando l'auto al Pietri,
possono uscire dalle porte delle mura cittadine situate dietro la chiesa.
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