Alternanza scuola-lavoro, Regione Toscana firma protocollo intesa con la Bosch



comunicato Regione Toscana – Una firma per un progetto di alternanza scuola-lavoro negli stabilimenti della Bosch: vitto e alloggio eventuale tutto a carico della multinazionale tedesca, specializzata in componentistica per auto (ma anche elettrodomestici e utensili per il fai da te) e presente da quasi un secolo in Italia con una ventina di sedi tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia. Il protocollo è stato siglato a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della giunta regionale. “Come Regione partecipiamo molto volentieri a questo progetto di Bosch che rappresenta un altro importante tassello nell’alleanza che stiamo costruendo tra mondo della formazione e delle imprese – ha sottolineato l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro della Toscana, Cristina Grieco -. La collaborazione di gruppi industriali è fondamentale per i ragazzi e le ragazze perché, attraverso stage in aziende come la Bosch, possono costruire una percezione del sé più appropriata anche rispetto alle scelte che dovranno operare in relazione al futuro e al lavoro. E’ una ricchezza per i nostri territori”. Il progetto “Allenarsi per il futuro” della Robert Bosch spa, testimonial campioni sportivi di più discipline, è teso a favorire l’orientamento, la valorizzazione delle competenze acquisite e la promozione di esperienze di alternanza. L’obiettivo comune di Regione Toscana e gruppo Bosch Spa, rappresentato stamani da Roberto Zecchino, vicepresidente delle risorse umane per l’Europa del sud, è “favorire e sostenere una cittadinanza basata sulla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, secondo le prospettive di Europa 2020”. A tal fine i processi di apprendimento e orientamento professionale valorizzano la persona anche grazie al riconoscimento delle esperienze e delle competenze maturate in diversi ambiti e contesti. Alla Bosch Italia hanno già attivato 2446 tirocini con gli studenti delle scuole superiori. In Toscana dal 2015 se ne contano 21, con 10 istituti visitati dai collaboratori della fondazione e 2400 studenti incontrati. L’obiettivo, con il nuovo protocollo, è di attivarne almeno altri centi, visitando venticinque istituti e incontrando cinquemila studenti. “Il sistema educativo, in sinergia con quello produttivo, è chiamato a tener conto delle competenze emergenti ed a rispondervi sulla base di un linguaggio comune ai diversi sistemi, secondo una correlazione fra il sistema educativo e le filiere produttive”, si legge nel testo del protocollo, “al fine di garantire un legame solido nella definizione ed esplicitazione dei fabbisogni formativi in termini di competenze o profili e nelle modalità di soddisfazione degli stessi attraverso interventi mirati e puntuali”. “La definizione di intese con il sistema produttivo funzionali a favorire l’orientamento e la transizione tra scuola e lavoro dei giovani è una priorità della Regione Toscana”, ha concluso l’assessore Grieco.




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