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La Cina che avanza

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Geopolitica. Ultimo capitolo della rivalità col Giappone di Carlo Filippini, ordinario di economia politica alla Bocconi Ottocento anni fa la Cina cercò di consolidare la sua influenza sul Giappone; chiese alla nazione vicina di pagare un tributo e di riconoscere l’autorità imperiale: a quei tempi era il modo di manifestare l’egemonia politica ed economica. Ma un tifone – vento divino, kamikaze – disperse la sua flotta. Trecento anni dopo il Giappone, appena riunificato, tentò a sua volta di conquistare la Cina; anche questo tentativo fallì per una ragione molto simile: il mancato controllo del mare. Le due grandi potenze dell’Asia orientale hanno sempre avuto rapporti profondi ma molto competitivi: la Cina è stata la sorgente della cultura, della filosofia, della religione (gli ideogrammi, le arti, il confucianesimo, il buddismo). Il Giappone però non le ha mai importate e copiate, ma le ha sempre adattate alle proprie esigenze e mentalità. Pensiamo agli ideogrammi ‘riscritti’ e di